Un
film di Alessandro D'Alatri. Con Sergio Rubini, Paolo Bonolis,
Margherita Buy, Stefania Rocca, Elena Santarelli, Rocco
Papaleo, Michele Placido. Genere Commedia, colore, 102 minuti.
Produzione Italia 2006.
L'onorevole Massimo Bonfili, attualmente impegnato nell'elaborare
una riforma del diritto di famiglia, ha moglie, due figlie
e una abitazione altoborghese. Ha però anche un'amante,
Martina, una splendida attricetta che lui ha molto aiutato
a trovare un suo spazio nel mondo dello spettacolo. C'è
però il rischio di essere scoperto e Bonfili non
se lo può permettere, non tanto sul piano della conservazione
degli affetti familiari quanto piuttosto su quello della
politica. La soluzione è a portata di mano: basta
chiedere all'autista Mariano di fingere di essere l'amante
della ragazza.
Alessandro D'Alatri ha deciso di sfidare i cinepanettoni
di Parenti e Vanzina con un, come lo chiama lui, 'cinepandoro'.
Il botteghino ci dirà se la scommessa è stata
o meno vinta. Quello che però già si può
affermare è che D'Alatri non smette di ragionare,
anche se con il sorriso sulle labbra, sui difetti di questa
nostra Italia. Con, in più, la fortuna di arrivare
sugli schermi dopo che le Vallettopoli e i Lele Mora vari
hanno occupato pagine e pagine di giornali e servizi televisivi
a iosa.
D'Alatri ha ben presente la commedia all'italiana e, in
particolare, quella che ha visto come rappresentante dell'italiano
in tutte le sue sfaccettature meno nobili il grande Alberto
Sordi. Ecco allora che Paolo Bonolis (un buon acquisto per
il cinema) si trova in più di un'occasione ad assumere
tic e toni di voce propri dell'Albertone nazionale. Questo
potrebbe essere fastidioso ma finisce invece con il risultare
divertente. Anche perché Rubini, Buy, Rocca, Papaleo
sono tutti sintonizzati sul ritmo giusto e anche la Santarelli,
che non è chiamata a fare solo la bella statuina,
se la cava con dignità. Se con La febbre D'Alatri
aveva denunciato la frustrazione delle iniziative individuali
qui stigmatizza chi procede non per talento ma per interposte
lenzuola. Lo fa divertendosi e divertendo senza mai dimenticare
di infliggere stoccate al dilagante falso moralismo. Con,
in più, una partecipazione davvero straordinaria
di Michele Placido nei panni di un grande chef. Godetevelo
nella scena della farcitura, uno dei più efficaci
e divertenti esempi di rapporto tra cibo e sesso che si
siano visti sul grande schermo.