Umbria,
terra di Santi. Mistica e beata.
Madre di due grandi figure spirituali: san
Francesco e san Benedetto. Il loro messaggio segnò gli animi di quanti incrociarono
il cammino e il carattere dei luoghi nei quali passarono e sostarono. Tra questi
il territorio ternano, crocevia del percorso di evangelizzazione dei due santi
e dei loro discepoli..
Tutto, da queste parti, parla delle predicazioni di
San Francesco o dell'apostolato di San Benedetto: il disegno e le caratteristiche
di alcune chiese di Terni, la magia delle radure scelte per edificare conventi
e monasteri. Attraverso questi racconti architettonici, disseminati un po' ovunque,
si può dunque ricostruire lo struggente rapporto del Serafico con la natura, con
gli uomini e con Dio, o immaginare i canti, le preghiere e la fervida attività
di un'abbazia benedettina. Esempio di edificio francescano è la chiesa di S. Francesco
a Terni, dove i seguaci del santo di Assisi si insediarono alla fine del Duecento.
Particolari
gli affreschi cinquecenteschi della cappella Paradisi, raffiguranti il Giudizio
Universale. Altri templi, testimoni dell'ancestrale legame della città con il
divino, sono quelli di San Salvatore, edificato sui resti di una domus romana,
San Pietro, dove si può ammirare un raro affresco della Dormitio Virginis, il
Duomo con la sua cripta romanica e Santa Maria, nel vicino paese di Collescipoli,
che conserva al suo interno un esemplare di organo Hermans perfettamente funzionante.
Gioielli dell'arte medievale, le chiese di Terni ospitano nella settimana di Pasqua
il Gospel & Soul Easter Festival, la sezione di Umbria Jazz dedicata alla
musica sacra dei neri d'America.
Nelle sue peregrinazioni verso la valle
del reatino, San Francesco fondò anche il Convento di Stroncone, sul monti che
circondano la conca ternana. Nato come piccolo romitorio e successivamente ampliato,
custodisce al suo interno gli inestimabili codici miniati rinvenuti nella biblioteca
dei frati. Suggestivo è il sentiero, lo stesso seguito dal Santo di Assisi, che
salendo fino all'altipiano dei Prati di Stroncone", conduce al santuario di Greccio
dove Francesco realizzò il primo presepio nel 1223.E' proprio in questa vallata,
a due passi dalla cascata delle Marmore e dal lago di Piediluco, che dettò la
sua Regola.
Cambiando
direzione e proseguendo verso ovest, è impossibile rinunciare alla visita del
Sacro Speco di Narni. Tipico eremo francescano è incastonato nella montagna, luogo
di pace e silenzio, di invito alla contemplazione e alla tranquillità. A Calvi
dell'Umbria è invece possibile respirare la mistica atmosfera della rievocazione
della natività di Gesù, riproposta in un mirabile presepio artistico del XIV sec.
e nell'annuale manifestazione del Presepio vivente. Chi volesse poi ripercorrere
i primi passi del cammino del patrono d'Italia potrà dirigersi in appena mezzora,
ad Assisi, luogo della sua nascita e conversione.
Furono invece le montagne
di Norcia e della Valnerina ad accogliere i primi frutti della predicazione di
san Benedetto. Intorno alla sua città natale sorsero i primi monasteri, tra cui
Sant'Eutizio e San Felice di Narco, raggiungibili da Terni attraversando la valle
del Nera. Tra le testimonianze architettoniche benedettine del Ternano, il monastero
di San Cassiano fondato da una comunità di monaci siriani nel verde della gola
di Stifone nei pressi di Narni e, alle pendici del Monte Rotondo, vicino Stroncone,
l'abbazia di San Benedetto in Fundis di cui restano spettacolari rovine.