La parola tantra puņ assumere una vastissima gamma
di significati: essa indica allo stesso modo la trama del tessuto, la spola, una
dottrina mistica o magica, un'opera scientifica ma anche lo svolgimento di una
cerimonia, la continuitą, la successione e la discendenza. Come si puņ vedere
tentare di definire questo termine č tanto arduo quanto necessario al fine di
evitare fraintendimenti; esso deriva dalla radice tan - «espansione»
- e tra - «liberazione»: con la parola tantra indicheremo dunque
un insieme di dottrine e di pratiche millenarie volte all'espansione dell'ordinario
stato di coscienza. Questo ampliamento della consapevolezza include
tutti gli aspetti della vita ed il Tantra č l'unica
disciplina in cui viene compiuta la difficile sintesi tra gioiosa accettazione
e liberazione. In tempi recenti il Tantra ha conosciuto una grande
notorietą in occidente, principalmente a causa dell'enfasi erroneamente posta
sull'utilizzo di alcune pratiche sessuali; č bene chiarire come
queste in realtą costituiscano solo una piccola parte della dottrina tantrica:
essa combina corpo e mente, gioia e spiritualitą, una solida base morale, la pratica
quotidiana delle āsana per la purificazione del corpo e dei canali energetici,
esercizi di concentrazione e meditazione. Quando il discepolo perviene ad
un pił elevato stadio di consapevolezza, tramite il controllo dell'energia vitale
diviene possibile utilizzare anche il sesso per favorire la crescita spirituale. Per
il non iniziato l'atto sessuale č un'esperienza limitata, nello
spazio (in quanto incentrata sugli organi sessuali) e nel tempo (di breve durata,
limitata ad un effimero istante di piacere fisico): grazie al Tantra
l'adepto riesce ad espandere la propria percezione della sessualitą, trasformandola
in un'esperienza divergente cui partecipa ogni cellula del suo
corpo, ogni fibra del suo essere, ed in cui il tempo nella sua accezione comune
cessa di esistere. Il tantrico giunge a questo risultato incanalando l'energia
risvegliata dalle pratiche - kundalinī - attraverso le nādī,
o canali sottili, portandola da mūlādhāra
chakra, dove normalmente risiede, fino a sahasrara chakra toccando
durante l'ascesa tutti i centri energetici principali del corpo. |