"L'uomo è qualcosa che può essere superato" dice Nietzsche
e questa necessità di evoluzione costituisce l'imperativo di tutto lo Yoga. Infatti
l'individuo pur avendo un corpo da essere umano porta ancora in sè le caratteristiche
del mammifero, dell'animale da cui deriva. Attraverso i simboli dei chakra
è possibile percorrere la via dell'uomo, il sentiero di chi,
pur trovandosi in estrema difficoltà, vuole uscire dalla propria ignoranza e trovare
il senso della vita. Ogni chakra, attraverso le sue linee, i suoi colori,
parla degli ostacoli da superare, dell'oscurità in cui viviamo, ma mostra anche
la costante presenza divina, pronta a porgere aiuto lungo la difficile ascesa. Come
vedere tutto questo? cosa rappresentano i simboli? essi costituiscono materia
di esperienza, perchè pur non ricalcando la realtà oggettiva svelano i significati
più profondi delle cose. Si ritrovano nei racconti più antichi, nelle parabole,
nei miti, nelle fiabe. Il simbolo è silenzioso ma universale. Platone
li chiama idee (la radice vid è identica a quella del sanscrito, da cui
Veda, che significa "vedere", "conoscere"), Yung li chiama archetipi;
Dante afferma che un testo può essere letto a differenti livelli, ma solo attraverso
la dimensione simbolica è possibile svelarne il vero significato: il simbolo riassume
in sé le caratteristiche essenziali di quel "qualcosa" che non è evidente sul
piano dell'esperienza oggettiva. Il linguaggio dei simboli è un linguaggio
nascosto, in contatto con il nostro livello più profondo. Se l'uomo fosse
pronto vedrebbe il simbolo in ogni aspetto del creato. Come ci si pone davanti
a quella realtà che vogliamo conoscere in maniera sottile, superando le semplici
apparenze? In silenzio, percepiamo le forme con tutti i nostri sensi:
guardiamo, osserviamo ed intanto sentiamo dilatare in noi un atteggiamento d'amore
che si unisce ad uno stato di meraviglia, come quella del fanciullo che vede ogni
cosa per la prima volta. Allora tutto si espande e nello stesso tempo perde
nitidezza: la materia non ha più supporto razionale, ma intuitivo e si scopre
nella sua natura astratta. Non più aggregati di elementi, ma essenza sottile. |